What if fathering was taken to heart, taken seriously? My eyes tear when I see young fathers pushing baby-strollers walking or jogging alone. One March 8th in Bologna a nursery was butted up against Neptune’s statue in Piazza Maggiore. It was a filled with toddlers and infants, parked baby carriages, blankets spread out, toys and snacks and young men babysitting while women were marching. They were utterly engaged with the chore. What if men were encouraged to be caregivers, and fathers instead of being sidekicks were given more latitude, more responsibility?

They’re sorely neglected in society, treated like second-class caregivers with no benefits and few perks; they’re rendered dependent and incompetent.

My father worked long days and was largely absent like most fathers of his generation and those to follow. My mother became a young, widowed single mother when I was twelve and then other fathers we knew passed away too soon. Heart attacks. So I’m partial to a mother’s care because that’s all I know and that’s all we see.

But what if male caregiving were as esteemed as breadwinning and heroism? And caregiving would be passed down from fathers to sons to grandsons to great-grandsons. Society would change, and I think radically if the labor of parenting were more equitably shared. If we stopped insisting that boys be boys and girls be girls.

Happy Father’s Day daddy.

 

I padri, la classe trascurata

Cosa succerebbe se la paternità fosse presa a cuore, presa sul serio? Mi fa venire le lacrime agli occhi quando vedo giovani padri che spingono passeggini mentre camminano o fanno jogging da soli. Un 8 marzo a Bologna c’era un asilo nido accanto alla statua di Nettuno in Piazza Maggiore. Era pieno di bambini e neonati, passeggini parcheggiati, coperte stese, giocattoli e merendine e giovani uomini che facevano il babysitter mentre le donne manifestavano. Erano completamente coinvolti nel lavoro. Cosa succederebbe se gli uomini fossero incoraggiati ad essere caregivers, e i padri invece di essere l’aiutante, la riserva fossero dati più latitudine, più responsabilità?

Sono seriamente trascurati nella società, trattati come badanti secondari senza vantaggi e con pochi benefici accessori; sono resi dipendenti e incompetenti.

Mio padre lavorava orari lungi e era quindi assente da casa come la maggior parte dei padri della sua generazione e di quelle successive. Mia madre è diventata una giovane madre, vedova e da sola quando avevo dodici anni, e poi altri padri che conoscevamo sono morti troppo presto. Attacchi di cuore. Quindi ho un debole per la cura di una madre perché è tutto ciò che conosco ed è tutto ciò che vediamo.

Ma cosa succederebbe se il ruolo del caregiving uomo fosse stimato quanto quello di portare a casa la pagnotta e quello dell’eroe? E il caregiving si tramanderebbe di padri in figli, in nipoti, in pronipoti. La società cambierebbe, e penso radicalmente, se il lavoro genitoriale fosse condiviso in parti più uguali. Che cosa succederebbe se vanificassimo l’insistenza che i ragazzi sono ragazzi e le ragazze sono ragazze.